Le parti riutilizzate non sono solo parti usate
Cominciamo definendo di cosa stiamo parlando. La parte derivata dall’economia circolare è una varietà di soluzioni disponibili per i riparatori e gli automobilisti per mantenere o riparare i veicoli: la parte usata, ovviamente, smontata dai veicoli fuori uso e venduta così com’è dai centri autorizzati; la parte rigenerata, anche chiamata Scambio Standard, rinnovata da industrie specializzate; ma anche la parte ricondizionata, che è una parte usata il cui stato funzionale è stato controllato da un professionista.
Infine, per essere completi, non dimentichiamo il servizio di riparazione da parte di un professionista, che consiste nel riparare, rigenerare o ripristinare una parte su richiesta, ad esempio per i veicoli vecchi le cui parti diventano introvabili sul mercato o per le apparecchiature elettroniche molto costose da sostituire.
Queste soluzioni ora permettono al riparatore di rispettare la legge che, dal 2019, richiede di offrire un’alternativa “Economia Circolare” al suo cliente.
Parte di seconda vita: cosa dice la legge ?
La legge francese incoraggia chiaramente l’uso di parti derivate dall’economia circolare:
Innanzitutto, la legge Consommation n° 2014-344 del 17 marzo 2014 si interessa all’informazione sulla disponibilità e messa a disposizione delle parti di ricambio. Per combattere l’obsolescenza programmata dei prodotti, la legge prevede che ogni produttore informi sul periodo durante il quale le parti di ricambio essenziali per l’uso dei beni sono disponibili sul mercato.
Poi, la legge Royal (n° 2015-992 del 17 agosto 2015, relativa alla transizione energetica per la crescita verde) introduce una nuova disposizione nel codice del consumo che richiede ai professionisti che commercializzano servizi di manutenzione o riparazione di veicoli a motore di permettere ai consumatori di optare per l’uso di determinate categorie di parti di ricambio derivate dall’economia circolare.
Infine, il decreto dell’8 ottobre 2018 stabilisce un obbligo per i professionisti della manutenzione e della riparazione automobilistica di informare il consumatore del suo diritto di optare per PIEC. Per questo, il consumatore deve avere accesso a tutte le informazioni necessarie affinché possa fare una scelta informata (in particolare per quanto riguarda il prezzo e l’origine delle parti – riciclate da centri autorizzati di veicoli fuori uso (ELV) o rinnovate secondo le specifiche stabilite dai produttori, commercializzate con la denominazione “scambio standard”).
Parti derivate dall’economia circolare: cosa ne pensano gli automobilisti ?
La domanda è già lì! Gli automobilisti francesi sono ora al 70% interessati alle parti derivate dall’economia circolare per il loro veicolo, secondo l’ultimo studio GIPA France Drivers 2022.
I riparatori devono assolutamente cogliere questa opportunità, che riduce la loro impronta di carbonio e abbassa le fatture dei loro clienti, cosa chiedere di più ?
Meccanici: e se passaste alla parte derivata dall’economia circolare ?
Per ridurre l’impronta ambientale delle automobili, non ci sono solo le auto elettriche! Anche perché ci vorrà del tempo. La priorità è offrire soluzioni ecologiche alle auto che circolano oggi, che per il momento sono per lo più termiche. In aggiunta a una diagnosi efficace dell’inquinamento, la parte derivata dall’economia circolare è LA soluzione per ridurre la fattura ecologica e la fattura tout court degli automobilisti! Questa soluzione è nelle vostre mani.
Con parte derivata dall’economia circolare, puoi offrire un’alternativa più economica ed ecologica ai tuoi clienti. Assicuri così un livello di soddisfazione e fedeltà dei tuoi clienti e opti per una visione a lungo termine del tuo business.
Ma questo non può essere fatto se la garanzia non è garantita. LRPI Remanufacturing è un’industria certificata da organismi indipendenti e dai produttori di apparecchiature originali, per prestazioni, durata e una garanzia equivalente alla parte nuova.
La parte derivata dall’economia circolare è una grande opportunità per i riparatori di mostrare l’impegno delle loro aziende e dell’intero settore in comportamenti esemplari e di contrastare un’immagine ecologicamente degradata delle automobili. Questo valorizza l’immagine del marchio presso i clienti e può fare la differenza con la concorrenza.